L’osteocondrite nel cane

L’osteocondrite nel cane

Ginocchio del cane

L’OCD o Osteocondrite dissecante del ginocchio è un disturbo dell’apparato scheletrico del cane di media e grande taglia, che coinvolge la sopracitata articolazione con manifestazioni cliniche che possono verificarsi dai primi mesi fino alla vita adulta.

Compare molto più frequentemente nei soggetti di sesso maschile e l’attività sportiva e venatoria sembrano essere un fattore predisponente all’evidenza clinica della patologia.

 

Osteocondrite nel dettaglio

 

Come sappiamo la cartilagine articolare nel ginocchio è presente sia sui condili femorali che sul piatto della tibia, cosicché talvolta essendo quest’ultima strutturalmente difettosa si distacca causando il processo di Ostecondrite. La causa sembra essere dovuta ad una alterazione della nutrizione cartilaginea dei vasi sanguigni con conseguente sfaldamento della base di appoggio della cartilagine e distacco della stessa.

 

Quadro evolutivo nel tempo dell’osteocondrite del ginocchio

 

 

Manifestazioni Cliniche dell’osteocondrite

 

I sintomi sono caratterizzati dalla zoppia di vario grado a seconda dell’estensione della lesione . Essa è più intensa qualora l’interessamento del condilo femorale sia più esteso. Il ginocchio può presentarsi anche gonfio e dolente a causa dei frequenti versamenti intra articolari.

 


Cause dell’osteocondrite

 

Le cause della patologia sono definiti multifattoriali e comprendono:

  • Per quanto qualunque cane possa sviluppare una forma più o meno grave di osteocondrite, esistono diversi fattori predisponenti non essendo possibile definire solo i traumi come responsabili della sua insorgenza;
  • Il rapido accrescimento del soggetto, caratteristico di alcune razze di media e grossa taglia;
  • Ipernutrizione (eccesso di energia, proteine, calcio, fosforo e vitamina D), frequenti nei regimi alimentari inadeguati e non bilanciati;
  • Sovrappeso e obesità, che determinano un maggiore affaticamento delle articolazioni e gli squilibri ormonali;
  • Fattori ereditari;

 

Diagnosi dell’osteocondrite

La diagnosi dell’osteocondrite è subordinata ad un attento esame clinico ortopedico, supportato da un esame radiografico e l’ausilio alla Tac risulta essere particolarmente utile al fine di determinare l’estensione della lesione sulla cartilagine del condilo femorale.

 

Altro metodi diagnostico ed operativo è rappresentato dall’artroscopia.

Visione artroscopia di un ginocchio con OCD con frammento rimosso.
Visione artroscopia di un ginocchio con OCD con frammento rimosso.

 

Quali sono le Razze colpite dalla osteocondrite del ginocchio

Le razze maggiormente colpite sono le seguenti:

 

Trattamento delle osteocondrite

Il protocollo terapeutico eseguito dipende dal grado di estensione della patologia e dalle manifestazioni cliniche.

Inizialmente preferiamo eseguire un approccio medico infiltrativo con utilizzo di PRP e/o Cellule Staminali Eterologhe. Questa procedura consente di favorire la cicatrizzazione delle lesioni preesistenti e soprattutto nei soggetti più giovani il monitoraggio nel tempo delle lesioni presenti.

I casi più estesi e gravi invece necessitano di procedure chirurgiche avanzate che comprendono la pulizia articolare in artroscopia con eventuale Dipping (monitoraggio dinamico della pressione arteriosa), oppure anche la Mosaicoplastica ricostruttiva.

Scopo fondamentale è evitare il più possibile la diffusione del processo degenerativo a carico dell’articolazione, sia per i giovani soggetti che per gli adulti.

 

Schema operatorio della MOSAICOPLASTICA
Schema operatorio della MOSAICOPLASTICA

 

 

Prognosi dell’osteocondrite

 

La prognosi dell’osteocondrite risulta essere particolarmente favorevole nei casi più lievi, mentre riservata nei casi più complessi.