I cani di taglia media e grande possono soffrire di patologie articolari, sia in età giovanile che in età adulta.Tra queste nel seguente articolo ci soffermeremo sulla displasia del gomito che ha spesso una origine genetica ed è quindi necessario un attento monitoraggio radiografico preventivo già a partire dalle 14 alle 20 settimane di età. Scopo di tutto ciò è intercettare e trattare con successo la malattia , per evitare una eccessiva degenerazione dell’ articolazione e quindi un’artrosi. La nostra Clinica Veterinaria, specializzata ortopedia veterinaria, offre visite specifiche , esami diagnostici e terapie per curare questa patologie. Una diagnosi rapida, seguita da un trattamento efficace, garantisce al paziente un netto miglioramento del quadro clinico , quindi riduzione del dolore, che spesso accompagna queste patologie, con evidente zoppia, e lo riporterà alla piena attività fisica.
Che cos’è la displasia del gomito del cane
- Il termine displasia è impiegato in medicina per indicare un disordine strutturale di un tessuto o di un’articolazione nel nostro caso.L’articolazione del gomito è costituita da di tre capi ossei, il radio, l’ulna e l’omero, che formano un perfetto ingranaggio che , associato alla componente muscolare e legamentosa, è una delle maggiori responsabile del movimento degli arti anteriori .
Anatomia del gomito del cane
- La displasia descrive un processo proliferativo anomalo, esuberante e circoscritto, che comporta un aumento di volume ed una alterazione nell’architettura della zona colpita. Tutti i processi displastici sono suddivisi, in base alla gravità del sovvertimento strutturale, in grado lieve, medio e severo. Nel caso del gomito possiamo suddividere la displasia in quattro alterazioni strutturali della articolazione, che si possono manifestare singolarmente o in concomitanza l’una con l’altra:
- Frammentazione del processo coronoideo mediale (FCP)
- Mancata unione del processo anconeo (UAP)
- Osteocondrite omerale laterale (OC)
- Incongruenza articolare
Quattro alterazioni diverse della displasia del gomito: UAP, FCP , OCD e IA
La sigla UAP (Fig 1) è l’acronimo inglese di Ununited Anconeal Process, cioè la mancata unione del processo anconeo dell’ulna. In questo caso la patologia prende origine dal mancato consolidamento, dell’osso, che solitamente avviene entro le prime 16 settimane mesi di vita del cane. Altra lesione è la FCP (Fragmented Choronoid Process ) che è la frammentazione del processo coronoideo dell’ulna (Fig. 2) Le cause della UAP FCP e della FCP sono provocate da 2 diverse cause . Per la prima si ipotizza un’eccessiva crescita del radio rispetto all’ ulna con conseguente difficoltà del processo ancone di saldarsi entro le 16 settimane . Per la seconda invece si addita la responsabilità ad un difetto congenito della zona sub-cartilaginea del processo coroideo che non sarebbe in grado di saldarsi in modo ottimale provocando la frammentazione della porzione più interna dello stesso. L’osteocondrite è invece una lesione cartilaginea che si sviluppa nell’articolazione del gomito, a livello del condilo omerale laterale o mediale . Come nel caso dell’articolazione della spalla, anche nel gomito si verifica un cedimento strutturale della cartilagine. La displasia del gomito può iniziare a manifestarsi già a partire dai quattro mesi di età del cane, provocando dolore da lieve a intenso e conseguente zoppia. Essa inoltre può essere monolaterale o bilaterale l’incidenza.
Quando e come si manifesta la displasia del gomito del cane?
L’origine della displasia del gomito del cane è genetica, più precisamente poligenetica, anche se i fattori ambientali e nutrizionali svolgono un ruolo assai importante. Le razze più colpite sono quelle di taglia media, grande e gigante, anche se talvolta possiamo riscontrare la stessa patologia anche in soggetti di piccola taglia come Volpino, Shetland e Spitz. Essendo un difetto che si sviluppa su base genetica, la displasia del gomito del cane può comparire molto precocemente, già dal terzo mese di vita, con i segni di una zoppia di intensità da lieve a intensa. Questo sintomo, molto fastidioso per il paziente, può interessare uno o ambedue gli arti anteriori. Talvolta la sua durata è breve, due o tre giorni, per poi ricomparire con maggiore intensità. Il segno caratteristico è lo spostamento laterale della mano del cane per ridurre l’appoggio sul gomito.
Quando e come si manifesta la displasia del gomito del cane?
L’origine della displasia del gomito del cane è genetica, più precisamente poligenetica, anche se i fattori ambientali e nutrizionali svolgono un ruolo assai importante. Le razze più colpite sono quelle di taglia media, grande e gigante, anche se talvolta possiamo riscontrare la stessa patologia anche in soggetti di piccola taglia come Volpino, Shetland e Spitz. Essendo un difetto che si sviluppa su base genetica, la displasia del gomito del cane può comparire molto precocemente, già dal terzo mese di vita, con i segni di una zoppia di intensità da lieve a intensa. Questo sintomo, molto fastidioso per il paziente, può interessare uno o ambedue gli arti anteriori. Talvolta la sua durata è breve, due o tre giorni, per poi ricomparire con maggiore intensità. Il segno caratteristico è lo spostamento laterale della mano del cane per ridurre l’appoggio sul gomito.
Quando e come si manifesta la displasia del gomito del cane?
L’origine della displasia del gomito del cane è genetica, più precisamente poligenetica, anche se i fattori ambientali e nutrizionali svolgono un ruolo assai importante. Le razze più colpite sono quelle di taglia media, grande e gigante, anche se talvolta possiamo riscontrare la stessa patologia anche in soggetti di piccola taglia come Volpino, Shetland e Spitz. Essendo un difetto che si sviluppa su base genetica, la displasia del gomito del cane può comparire molto precocemente, già dal terzo mese di vita, con i segni di una zoppia di intensità da lieve a intensa. Questo sintomo, molto fastidioso per il paziente, può interessare uno o ambedue gli arti anteriori. Talvolta la sua durata è breve, due o tre giorni, per poi ricomparire con maggiore intensità. Il segno caratteristico è lo spostamento laterale della mano del cane per ridurre l’appoggio sul gomito.