La Stenosi Lombo-Sacrale Degenerativa del cane o Sindrome della Cauda Equina.

La Stenosi Lombo-Sacrale Degenerativa del cane o Sindrome della Cauda Equina.

Si tratta di una patologia che causa disturbi nel movimento e forte dolore lombare .E’ molto diffusa nei cani di media e grossa taglia di molte razze tra cui i cani da pastore (Pastore Tedesco , Bovaro del Bernese , San Bernardo , Australian Shepherd ) da caccia e da riporto ( Setter , Pointer , Drahathaar , Kurtzhaar , Golden Retriever , Labrador Retriever ) e cpuò   manifestarsi in soggetti che vanno dai 2-3 fino ai 12 anni di età.

Quali sono le cause della malattia 

Le cause della sindrome della Cauda Equina sono il restringimento dello spazio spinale tra la 7^ vertebra lombare e osso sacro, con conseguente compressione dei nervi che fuoriescono dalla suddetta regione anatomica. Questi nervi svolgono numerose funzioni motorie tra cui quelle degli atti posteriori , del perineo , della coda e di molte funzioni svolte dagli organi addominali (urinarie, motilità gastroenterica etc).

Immagine di come si sviluppa la Stenosi Lombo-sacrale degenerativa
Immagine di come si sviluppa la Stenosi Lombo-sacrale degenerativa

Quali sono i sintomi della Stenosi Lombo-Sacrale degenerativa 

Il quadro clinico è caratterizzato soprattutto da dolore alla schiena, agli atti posteriori e alla coda con debolezza, difficoltà a rialzarsi, a saltare, a fare le scale, con possibile incontinenza fecale e/o urinaria. Questi sintomi non si manifestano improvvisamente ma gradatamente e molto spesso non vengono neppure segnalati dal proprietario. Successivamente il quadro tende a deteriorarsi e spesso il veterinario generico lo confonde con la displasia dell’anca utilizzando quindi un approccio diagnostico errato.

Come si fa la diagnosi della Stenosi Lombo-Sacrale degenerativa 

L’esame clinico neurologico è importante al fine di verificare le possibili alterazioni del sistema nervoso periferici e tutto ciò viene fatto attraverso un metodico controllo dei riflessi nervosi periferici. In particolare la verifica della zone ove il dolore è più intenso cioè quella lombo sacrale deve essere verificata. E’ sempre opportuno eseguire le radiografie ed in seguito la Tac per potere verificare il grado delle lesioni presenti.

Rx lombo-sacrale con scivolamento verso il basso del tratto S1
In questa Rx si nota uno scalino lombo-sacrale con scivolamento verso il basso del tratto S1, riduzione dello spazio vertebrale (freccia) e presenza di becco di spondilosi deformante

Scansione Tac in un paziente che presenta una grave calcificazione del disco inter vertebrale  (freccia piccola) e un riduzione dei formalina di passaggio del nervo nella zona articolare destra e sinistra  ( asterisco)
Scansione Tac in un paziente che presenta una grave calcificazione del disco inter vertebrale (freccia piccola) e un riduzione dei formalina di passaggio del nervo nella zona articolare destra e sinistra (asterisco)

Tac di una stenosi L.S. con evidente restringimento dei forami di passaggio dei rami nervosi con calcificazioni
Tac di una stenosi L.S. con evidente restringimento dei forami di passaggio dei rami nervosi con calcificazioni

Risonanza magnetica che evidenzia la stenosi Lombo-Sacrale tra L7 e S1, la degenerazione fiscale ed inoltre una spondilosi deformante ( stella)
Risonanza magnetica che evidenzia la stenosi Lombo-Sacrale tra L7 e S1, la degenerazione fiscale ed inoltre una spondilosi deformante (stella)

Ci sono delle cause genetiche nella malattia

La Stenosi degenerativa lombo-sacrale è una patologia complessa in cui sono coinvolti sia fattori genetici che fattori ambientali. Le caratteristiche strutturali di alcuni soggetti (altezza del canale vertebrale, caratteristiche strutturali delle vertebre di transizione lombo-sacrali) svolgono un ruolo importante soprattutto per i cani di razza Pastore Tedesco.

Quale è la terapia della Stenosi Lombo-Sacrale degenerativa

 

Nei casi in cui il quadro clinico lo consente la terapia è medica con utilizzo di farmaci antidolorifici e confinamento del cane evitando l’esercizio fisico a pochi momenti della giornata. Molto utile è inoltre la fisioterapia (massoterapia, fisiochinesi terapia, idroterapia). Nei casi in cui le recidive sono costanti si consiglia l’intervento neuro-chirurgico.

Quando scegliere l’intervento chirurgico.

L’intervento di neurochirurgia deve essere eseguito quando la terapia medica non riesce più a sortire alcun effetto e soprattutto quando si vanno incontro a delle recidive. Poiché spesso i soggetti candidati alla chirurgia hanno un peso corporeo e una mole di una certa entità è importante che il proprietario sia consapevole delle cure post-operatorie e della loro complessità realizzativa.

In che cosa consiste l’Intervento chirurgico.

L’intervento chirurgico ha differenti scopi:

  1. Rimuovere l’ernia che schiaccia i nervi dorsali;
  2. Stabilizzare l’artrosi presente nelle faccette articolari tra la 7^ lombare e la sacrale;
  3. Liberare i nervi imbrigliati alla base delle 2 vertebre.

Le tecniche chirurgiche sono diverse, ma attualmente quella che ci ha fornito migliori risultati e minore tempo di esecuzione è la fissazione con impianti peduncolati e barre (Screw-Rod Fixation).

Animazione dell'intervento vista dorsale
Animazione dell’intervento vista dorsale
Animazione dell'intervento vista laterale
Animazione dell’intervento vista laterale

Quali sono i risultati dopo l’intervento chirurgico

I risultati post operatori sono molto incoraggianti soprattutto nei soggetti con un’età compresa tra i 3 e i 10 anni. La ripresa di una vita regolare del paziente richiede sicuramente una tempistica variabile (dalle 3 alle 12 settimane) e deve essere affiancata ad una adeguata fisioterapia da iniziare dopo circa 3 settimane.